File:"Ritratto di Tommaso Francesco di Savoia Carignano" - Racconigi.jpg

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"Ritratto di Tommaso Francesco di Savoia Carignano"   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Artist
Ambito Piemontese
Unidentified painter  
 
Description 17th-century portrait painting of men, with unspecified, unmentioned, unidentified artist. AnonymousUnknown author / Unknown artist. Unknown date
Unknown date
.
Title
"Ritratto di Tommaso Francesco di Savoia Carignano"
Description
"Secondo quanto indicato dall’iscrizione presente sulla tela, l’opera dovrebbe raffigurare Tommaso Francesco di Savoia (1596-1656), primo principe del ramo di Savoia Carignano. I caratteri somatici, raffrontati con i celebri ritratti del principe di mano di Anton van Dyck appaino compatibili con la più modesta opera in esame, anche se non mancano rimandi nell’iconografia del fratello maggiore, Vittorio Amedeo I, specialmente per l’acconciatura. La tipologia di elegante gorgiera a colletto piatto inamidato è compatibile con la moda tra gli anni Venti e Quaranta del Seicento e la tipologia dell’armatura è vicina a quelle utilizzate sui campi di battaglia, piuttosto che per feste e tornei cavallereschi.Nono figlio del duca Carlo Emanuele I e dell’infanta Caterina Micaela, fu avviato alla carriera militare; prese parte a numerose battaglie in Monferrato e nelle Fiandre durante gli anni di guerra 1615-1617. Nel 1625 sposò Maria di Borbone Soissons, ottenne dal padre l’investitura del feudo di Carignano e il titolo di principe per sé e i suoi discendenti. Durante la reggenza di Cristina di Borbone, dopo la morte del fratello, il duca Vittorio Amedeo I (1637), assunse, insieme al fratello Maurizio, posizioni filo asburgiche e antifrancesi e fu con lui a capo di una vera e propria fazione che si scontrò in una sorta di guerra civile, tra madamisti e principiati, che coinvolse tutto lo stato. La pace con la cognata venne siglata nel 1642. Da Luigi XIII di Francia ottenne l’incarico di luogotenente di Biella e Ivrea durante la minore età di Carlo Emanuele II. Nel 1654 Anna d’Austria, regina madre e reggente per il figlio Luigi XIV, lo nomina Gran Maestro della Casa Reale e capo di gabinetto. La tela è allestita all’interno di una ampia serie iconografica sabauda che include principalmente opere risalenti al XVII secolo, benché esse rappresentino esponenti del casato a partire dall’età medievale. La maggior parte dei dipinti pervennero in questa sede a seguito del dono del castello di Racconigi al principe di Piemonte Umberto di Savoia da parte di suo padre, Vittorio Emanuele III, nel 1929. Il primo volle collocare in questa residenza, analogamente a quanto dispose per i suoi appartamenti in Palazzo Reale a Torino, le sue raccolte di iconografia sabauda e dinastica, con attenzione anche alle famiglie regnanti che, nei secoli, avevano stretto alleanza con Casa Savoia. Queste opere, collezionate a partire almeno dal 1919, pervennero a Racconigi per selezione dall’arredo di altre residenze sabaude dei territori ereditari o acquisite dopo l’unità d’Italia, oppure furono donate o ancora acquistate sul mercato antiquario, o da famiglie dell’aristocrazia piemontese e del territorio nazionale. L’allestimento della Galleria cosiddetta dei ritratti, collocata nel padiglione di levante con prosecuzione nell’attigua galleria dei cardinali, è attestato nell’inventario stilato da Noemi Gabrielli all’inizio del sesto decennio del Novecento" [1]
Date circa 1641-1660
Medium oil on canvas
medium QS:P186,Q296955;P186,Q12321255,P518,Q861259
Dimensions height: 70 cm (27.5 in); width: 57.5 cm (22.6 in)
dimensions QS:P2048,70U174728
dimensions QS:P2049,57.5U174728
institution QS:P195,Q19851
Current location
piano primo, stanza I21
Source/Photographer https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0100399552
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