File:Livello pendolo Goulier, Filotecnica Salmoiraghi, Milano, 1940 - 1951 - Caserta, Museo Michelangelo.jpg
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DescriptionLivello pendolo Goulier, Filotecnica Salmoiraghi, Milano, 1940 - 1951 - Caserta, Museo Michelangelo.jpg |
Italiano: proprietà: Museo Michelangelo, Caserta
luogo di esposizione: Caserta, Museo Michelangelo, sezione di topografia firma: Filotecnica Salmoiraghi, Milano data: 1940 - 1951 materia e tecnica: metallo, plastica e vetro sagomati misure (unità: mm): Altezza: 47 - Larghezza: 47 - Lunghezza: 141 Oggetto: E' formato da un corpo cilindrico, limitato inferiormente da un toro listellato, seguito più in basso da una fascia cilindrica di raggio inferiore cui è collegata la vite filettata per l'avvitamento al bastone o al treppiede. Sulla superficie laterale, in alto, sono quattro viti. La parte superiore è in prosecuzione del corpo centrale, ed è ad esso collegata da un toro listellato, da un sottile listello e da un guscio. La parte superiore è cilindrica, coassiale al corpo centrale e reca due ampie fenditure a forma rettangolare ma con i lati minori sostituiti da semicirconferenze: esse consentono al tubicino di collimazione di avere la visuale libera. Sulla superficie laterale, dal lato trasversale rispetto alle fenditure, è una vite. Grazie al toro listellato sommitale, agendo con rotazione antioraria, è possibile estrarre ed elevare, con un movimento elicoidale, il tubicino collimatore fino a portarlo in corrispondenza delle fenditure. La base superiore reca due viti ed un pulsante di sblocco dell'apparato di collimazione dello strumento. All'interno dello strumento è un collimatore, collegato rigidamente all'asse di un pendolo rigido, che reca in basso una massa pesante di forma tronco-conica. Il pendolo è sospeso alla base superiore per mezzo di una sospensione cardanica. Il tubetto collimatore presenta un oculare ed un vetrino smerigliato, recante una incisione orizzontale (linea di fede). funzione: misura dei dislivelli. modalità d'uso: L'osservazione contemporanea della visuale libera versouna stadia o una mira graduata, bersaglio della collimazione, e della linea di fede all'interno del collimatore rende possibile la livellazione. |
Date | |
Source | Own work |
Author | MuMiCaserta |
Camera location | 41° 04′ 44.69″ N, 14° 20′ 32.87″ E | View this and other nearby images on: OpenStreetMap | 41.079081; 14.342465 |
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Osservazioni: La tipologia fu inventata da Charles Moyse (Richelieu, 1818 - Paris, 1891). Lo strumento risulta citato in un minuta di presa di consegna degli strumenti, datata 5 febbraio 1951 e firmata dal titolare della cattedra di topografia dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Terra di Lavoro" Prof. Ing. Giuseppe Marchitto, e dall'Assistente Tecnico-Pratico geom. Agostino Russo. La minuta, ritrovata tra la documentazione conservata nell'Archivio storico amministrativo dell'Istituto, riporta l'elenco sintetico degli strumenti presenti nel gabinetto di topografia, ciascuno affiancata dal numero di inventario generale. Insieme agli strumenti già presenti ed inventariati a quella data, è elencato anche il "materiale non ancora inventariato in quanto abbisogna di essere prima revisionato e messo in piena efficienza". Il livello in oggetto è nell'elenco degli strumenti da revisionare. Dal confronto con le descrizioni e le immagini riscontrati in bibliografia è scaturita la datazione proposta, giustificata nel termine ante dall'elenco del citato manoscritto. La datazione proposta da Rovito, per lo strumento identico nella collezione del "L. Nottolini" di Lucca, (cfr. catalogo sul sito dell'ITG "Nottolini"), sembra francamente troppo anticipata. Nell'Inventario Generale dell'ITG "Buonarroti" Caserta del 1965 lo strumento è erroneamente riportato due volte, con due numeri differenti, 66 e 90.
bibliography: P. Di Lorenzo, Catalogo del Museo Michelangelo, in Il Museo Michelangelo: gli strumenti e i modelli per la topografia: tradizione, innovazione, didattica, a cura di Pietro Di Lorenzo e Maria Rosaria Iacono, Soprintendenza BAPSAE per le province di Caserta e Benevento, Caserta, 2004.
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Camera manufacturer | SONY |
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Camera model | CD MAVICA |
Exposure time | 1/500 sec (0.002) |
F-number | f/2.5 |
ISO speed rating | 100 |
Date and time of data generation | 23:45, 4 August 2003 |
Lens focal length | 21 mm |
Orientation | Normal |
Horizontal resolution | 72 dpi |
Vertical resolution | 72 dpi |
File change date and time | 23:45, 4 August 2003 |
Y and C positioning | Co-sited |
Exposure Program | Aperture priority |
Exif version | 2.1 |
Date and time of digitizing | 23:45, 4 August 2003 |
Meaning of each component |
|
Image compression mode | 2 |
APEX exposure bias | 0 |
Maximum land aperture | 2 APEX (f/2) |
Metering mode | Spot |
Light source | Unknown |
Flash | Flash did not fire |
Supported Flashpix version | 1 |
Color space | sRGB |
File source | Digital still camera |
Scene type | A directly photographed image |