Valmarecchia: luoghi da scoprire
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Il santuario di Saiano sorge su uno sperone di roccia sul margine sinistro del fiume Marecchia, in posizione strategica fra Montebello, Pietracuta e Verucchio
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La torre, insieme alla Chiesa e alla canonica, forma il cosiddetto complesso di Saiano, luogo quanto mai suggestivo per il suo valore paesaggistico e storico. La chiesa è meta di pellegrinaggi dal 1300
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La torre di Saiano, presenta diverse analogie strutturali ed architettoniche con altre due torri presenti nella Valmarecchia: quella di Maciano, nel comune di Pennabilli e quella di Cicognaia nella frazione di Bascio.La datazione della torre oscilla tra il IX e X secolo ed aveva la funzione di punto di avvistamento per le invasioni provenienti soprattutto da Rimini
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: Ca’ Rosello è una piccola borgata di case riunite attorno ad una corte sorta fra 1600 e 1700 nella frazione di Secchiano Marecchia nel comune di Novafeltria: l'ingresso al borgo ed il retro della piccola chiesa
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Al centro della piazzetta la minuscola chiesetta che viene ritenuta dagli abitanti "la più piccola del mondo"
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L'interno della piccola chiesetta in cui periodicamente si celebrano le Sante Messe
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Convento di Sant'Igne, risalente al XIII secolo.La sua fondazione è attribuita a S. Francesco d'Assisi.Tra il 1215 e il 1223 venne edificata una piccola costruzione in pietra locale composta da due stanze adibite rispettivamente a dormitorio e a refettorio
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Nel 1230 la primitiva chiesa fu ampliata in un edificio con pianta a croce latina e tetto a capriate
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Il lato esterno della chiesa annessa al convento
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Particolare esterno del transetto e dell'abside
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A lato dell'ingresso della chiesa si accede ad un semplice chiostro quadrangolare, delimitato da venti colonnine ottagonali
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L'interno del chiostro con tetto spiovente verso il giardino interno. Sul lato est del chiostro si affaccia la sala capitolare
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Particolare del campanile a vela con fornici e due campane visto dal chiostro
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Il 27 febbraio 2014 una frana devastante spazza via la parete di San Leo dove è situata la strada di accesso al Forte
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Particolare della parete che mostra i due colori diversi della roccia
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S.Leo ripresa dalla piana di Boscara: la porzione della rupe antistante, la più facile da aggredire, è chiamata “passo di Annibale”.
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La piana di Boscara dove si sono accampati i tanti eserciti che nel corso dei secoli hanno cercato di conquistare il paese e la fortezza. L'unico lato debole dell'inespugnabile rupe di S.Leo. Sullo sfondo, in primo piano, Maioletto con i ruderi del castello