File:Macchina per arrondire a contropunte orizzontali - Museo scienza tecnologia Milano as 3380.jpg

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Title
macchina per arrondire a contropunte orizzontali
Description
Italiano: Macchina "pour arrondir" a contropunte verticali. Struttura principalmente di ottone, e rari inserti di ferro, retta da albero verticale con fusto e base a sezione circolare. Il sostegno è a sua volta fissato su piattaforma rettangolare di legno. Fresa e solidale puleggia azionate da volano mosso mediante pomolo ligneo fissato all'estremità esterna di uno dei raggi, che sono ricavati da lamina piatta e hanno andamento curvilineo. Il volano è a sua volta fermato su braccio munito di cursore- regolatore di distanza. Viti con testa circolare leggermente bombata, con profilo zigrinato a rigatura incisa obliqua. Il supporto ligneo quadrangolare che regge la struttura ha il piano superiore e la base modanati e aggettanti sul profilo. È dotato di cassetto apribile con pomolo ligneo tornito posto sul fronte. All'interno corredo di frese posizionate nei rispettivi alloggiamenti.
Funzione

La macchina "pour arrondir" (per arrotondare); consentiva di dare forma ogivale ai denti ancora grezzi delle ruote. Secondo alcuni studiosi della materia tuttavia, la "arrondir", nonostante fosse predisposta anche per tale utilizzo, non sarebbe specificatamente servita per "formare le ogive" - funzione del resto già assolta dalla macchina "á raboter " (per piallare; per ogivare) - ma per sistemare i difetti di centratura delle ruote sul proprio asse. In assenza di pezzi di ricambio infatti, disponibili a partire dal 1930 circa, si dovevano riutilizzare, e dunque necessariamente riparare, le ruote logorate e fuori forma La macchina "á raboter", che compare a partire dalla seconda metà del settecento, secondo alcuni studiosi della materia troverebbe la sua "evoluzione" nella diffusissima macchina "pour arrondir" (per arrotondare), sin dai primi decenni del novecento ampiamente utilizzata nei laboratori dei riparatori.

Modalità d'uso
Selezionata una fresa dal corredo a disposizione, si montava l'asse della ruota tra le contropunte, e su una di esse si poneva un supporto di diametro tale per cui fuoriuscissero solo i denti della ruota. Sull'albero con puleggia era fissata la fresa, azionata dalla gran ruota dentata munita di manovella. La sezione della fresa a disco, di forma semicircolare, riempiva esattamente l'incavo tra i denti, tuttavia dotati di bordi arcuati e taglienti, utili a creare le ogive La macchina pour arrondir aveva inoltre duplice funzione, rendeva infatti concentrica all'asse, sulla quale era montata la ruota, la circonferenza espressa dalla dentatura.
Date between 1800 and 1899
date QS:P571,+1850-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1800-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1899-00-00T00:00:00Z/9
Medium ottone, ferro, legno, tessuto
Dimensions height: 22 cm (8.6 in); width: 26 cm (10.2 in)
dimensions QS:P2048,22U174728
dimensions QS:P2049,26U174728
Weight: 15 kg (33.31 lb)
institution QS:P195,Q947082
Accession number
3681
Object history Boselli-MI
References
  • De' Toma, N. (2005) La misura del tempo. L'antico splendore dell'orologeria italiana dal XV al XVIII secolo, Trento, pp. 284−286
  • Mestiere Sapere (1983) Il mestiere e il sapere duecento anni fa: tutte le tavole dell'Encyclopedie francaise, Milan, pp. 521−523
  • Misura Tempo (2005) La misura del tempo : L'antico splendore dell'orologeria italiana dal XV al XVIII secolo, Trento, pp. 398−399
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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w:en:Creative Commons
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current06:46, 1 June 2016Thumbnail for version as of 06:46, 1 June 20165,210 × 3,885 (816 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | BIB3D = 2005 | RSR1 = Brenni, Paolo | BIB3T = Catalogo | CTP = Industria, Manifattura, Artigianato | AGG1D = 2011 | BIB2G = Il mestiere e il sapere duecento an...

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