File:Macchina per arrondire a contropunte orizzontali - Museo scienza tecnologia Milano as 3393.jpg

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Title
macchina per arrondire a contropunte orizzontali
Description
Italiano: Macchina "pour arrondir" a contropunte verticali. Struttura principalmente di ottone, e rari inserti di ferro, retta da albero verticale con fusto e base a sezione circolare. Fresa e solidale puleggia azionate da volano mosso mediante pomolo ligneo fissato all'estremità esterna di uno dei raggi, che sono ricavati da lamina piatta e hanno andamento rettilineo. Il volano è a sua volta montato su braccio munito di cursore- regolatore di distanza. Leva di spostamento montata sotto il telaio orizzontale. Viti con testa circolare leggermente bombata, con profilo zigrinato a rigatura incisa obliqua. Il sostegno di metallo è a sua volta fissato su piattaforma rettangolare lignea non pertinente.
Funzione

La macchina "pour arrondir" (per arrotondare) consentiva di dare forma ogivale ai denti ancora grezzi delle ruote. Secondo alcuni studiosi della materia tuttavia, la "arrondir", nonostante fosse predisposta anche per tale utilizzo, non sarebbe specificatamente servita per "formare le ogive" - funzione del resto già assolta dalla macchina "á raboter " (per piallare; per ogivare) - ma per sistemare i difetti di centratura delle ruote sul proprio asse. In assenza di pezzi di ricambio infatti, disponibili a partire dal 1930 circa, si dovevano riutilizzare, e dunque necessariamente riparare, le ruote logorate e fuori forma. La macchina "á raboter", che compare a partire dalla seconda metà del settecento, secondo alcuni studiosi della materia troverebbe la "evoluzione" nella diffusissima macchina "pour arrondir" (per arrotondare), sin dai primi decenni del novecento ampiamente utilizzata nei laboratori dei riparatori.

Modalità d'uso
Selezionata una fresa dal corredo a disposizione, si montava l'asse della ruota tra le contropunte, e su una di esse si poneva un supporto di diametro tale per cui fuoriuscissero solo i denti della ruota. Sull'albero con puleggia era fissata la fresa, azionata dalla gran ruota dentata munita di manovella. La sezione della fresa a disco, di forma semicircolare, riempiva esattamente l'incavo tra i denti, tuttavia dotati di bordi arcuati e taglienti, utili a creare le ogive La macchina pour arrondir aveva inoltre duplice funzione, rendeva infatti concentrica all'asse, sulla quale era montata la ruota, la circonferenza espressa dalla dentatura.
Date between 1850 and 1899
date QS:P571,+1850-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1850-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1899-00-00T00:00:00Z/9
Medium ottone, ferro, legno
Dimensions height: 265 cm (104.3 in); width: 28 cm (11 in)
dimensions QS:P2048,265U174728
dimensions QS:P2049,28U174728
Weight: 22 kg (48.85 lb)
institution QS:P195,Q947082
Accession number
3744
Object history Pinardi, Wolfango
References
  • De' Toma, N. (2005) La misura del tempo. L'antico splendore dell'orologeria italiana dal XV al XVIII secolo, Trento, pp. 284−286
  • Mestiere Sapere (1983) Il mestiere e il sapere duecento anni fa: tutte le tavole dell'Encyclopedie francaise, Milan, pp. 521−523
  • Misura Tempo (2005) La misura del tempo : L'antico splendore dell'orologeria italiana dal XV al XVIII secolo, Trento, pp. 398−399
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
Permission
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w:en:Creative Commons
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current06:46, 1 June 2016Thumbnail for version as of 06:46, 1 June 20165,275 × 3,885 (698 KB)Federico Leva (WMIT) (talk | contribs){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | BIB3D = 2005 | RSR1 = Brenni, Paolo | BIB3T = Catalogo | CTP = Industria, Manifattura, Artigianato | AGG1D = 2011 | BIB2G = Il mestiere e il sapere duecento an...

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