File:Televisore CRT, bianco e nero, 19 pollici, da tavolo, a valvole - Museo scienza tecnologia Milano 09547.jpg

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televisore CRT, bianco e nero, 19 pollici, da tavolo, a valvole - Uranya 19" automatic bonded.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
Uranya (progettista/ costruttore)
Title
televisore CRT, bianco e nero, 19 pollici, da tavolo, a valvole - Uranya 19" automatic bonded.
Description
Italiano: Televisore squadrato con mobile in legno rivestito in materiale plastico e profili e accessori in plastica color rame. Poggia su piedi in metallo Gran parte della parete frontale è occupata dallo schermo rettangolare del cinescopio autoprotetto rettangolare 19 pollici A destro dello schermo, in colonna, si trovano un selettore per i canali VHF (da A a H), tre manopole per la regolazione della sintonia, del volume e del contrasto, quattro tasti per la selezione di canali preselezionati Il retro, in plastica nera, è forato per l'aerazione. Sono presenti una rotella per la sintonia del 2° canale (UHF), i connettori per le antenne VHF e UHF (300 Ohm), viti per la regolazione della linearità e ampiezza verticale, dell'ampiezza orizzontale e della frequenza orizzontale, fusibili Dal retro fuoriesce il cavo per il collegamento alla rete elettrica con interruttore All'interno si hanno un circuito a 18 valvole e 5 diodi a cristallo (funzioni di valvole: 31), il cinescopio bonded, l'altoparlante.
Funzione

Apparecchio che riceve le immagini e i suoni trasmessi mediante il sistema della televisione (programmi televisivi). Visione in bianco e nero Riceveva sia canali UHF che VHF, 8 canali preselezionati.

Modalità d'uso

Il cinescopio è l'elemento che permette la ricostruzione (o sintesi) delle immagini ricevute grazie a fenomeni elettromagnetici ed elettronici. Il cinescopio del televisore è infatti un tubo a raggi catodici che ha la funzione di trasformare i segnali elettrici provenienti da una sorgente in energia visibile. Il segnale utile che controlla l'intensità del raggio elettronico, viene collegato, tra griglia e catodo, a due dispositivi che permettono di focalizzare il fascio elettronico (il catodo emette elettroni per effetto termoelettronico) e deviarlo in maniera periodica grazie all'azione di campi magnetici (Forza di Lorentz). In questo modo il raggio colpisce un punto sulla superficie interna dello schermo (anodo). Questa superficie è rivestita di materiale fluorescente che eccitato dall'energia degli elettroni emette luce. I dispositivi di deflessione del fascio vengono pilotati dal segnale ricevuto permettendo la ricostruzione dell'immagine ogni 1/25 di secondo dando allo spettatore la percezione del movimento.

Notizie storico-critiche
L'inventore americano Philo T. Farnsworth sviluppò, nel 1927, il primo sistema pratico di televisione completamente elettronica nella storia. Il russo Vladimir Zworykin, nei laboratori americani della RCA, riuscirà poi a realizzare la televisione elettronica come prodotto commerciale nel 1939. La visione collettiva (nei bar, nei circoli, ecc) giocherà nei primi anni un ruolo fondamentale Fino agli anni '50 i televisori erano caratterizzati da circuiti completamente a valvole montati su di un telaio. Il tubo catodico, all'inizio degli anni cinquanta, passa dalla forma tonda a quella quadrata e la sua apertura di deflessione da 70° a 90°, angolo che rendeva comunque gli apparecchi molto ingombranti e profondi. Il materiale utilizzato per il mobile era quasi sempre il legno e il tubo catodico era protetto da un vetro frontale a causa dalla fragilità del tubo catodico tenuto sottovuoto Già agli inizi degli anni '60 il panorama cambia: il pubblico diventa più numeroso, la visione non è più collettiva ma familiare, non ancora privata I tubi catodici assumono angoli di deflessione ancora più ampi (fino a 110°) riducendone così le dimensioni. Nel tubo catodico viene integrata la protezione (bonded) e nei televisori sparisce quindi il vetro frontale. Il legno comincia ad essere verniciato in poliestere Gradualmente, nel corso degli anni '60, i transistor sostituiranno le valvole, le materie plastiche sostituiranno il legno e l'aspetto dei televisori cambierà velocemente Prezzo di questo televisore, da listino ANIE del 1963-64: Lire 200.000.
Date between 1963 and 1964
date QS:P571,+1963-00-00T00:00:00Z/8,P1319,+1963-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1964-00-00T00:00:00Z/9
Medium materiale plastico
Dimensions height: 44 cm (17.3 in); width: 57 cm (22.4 in)
dimensions QS:P2048,44U174728
dimensions QS:P2049,57U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
9547
References
  • Soresini F. (2004) Di tubo in tubo : Storia dei tubi elettronici nel centenario del diodo : 1904-2004, Albino (Bergamo), pp. 125−131
  • Verdegiglio D. (2003) La TV di Mussolini : Sperimentazioni televisive nel Ventennio fascista, Rome, pp. 222−231
  • Grob B. (1955) La televisione, Turin
  • Catalogo radio (1963) Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1963-1964 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milan, p. 311
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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