File talk:Coa fam ITA afan de rivera costaguti.jpg

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Rettifica dello stemma Afàn de Rivera Costaguti ad opera di don Pietro Afàn de Rivera Costaguti.

Lo stemma da Voi esposto riporta a destra Afàn de Rivera ed a sinistra inquartamento delle armi Henriquez (3° ramo, dei duchi d'Alcalà, estinto nei de la Cerda, duchi di Medinaceli). Tale inquartamento era stato concesso a don Andrès AdR, da cui è proceduto il 5° ramo ultimo superstite, da don Ferdinando AdR, (3° ramo) duca d'Alcalà e viceré di Napoli, poi di Sicilia, poi viceduca di Milano, che lo aveva condotto con sé come familiare e scudiero. Dal figlio di don Andrès, don Gasper Iñigo AdR y Ferrer, derivarono tre linee, di cui una estinta. Gli AdR rimasti in Spagna abbandonarono l'inquartamento Henriquez, mentre quelli che si stabilirono in Italia lo mantennero. Lo stemma della famiglia nata dalla fusione fidecommissaria delle famiglie AdR e Costaguti, riporta: partito, a destra, d'azzurro ai tre scaglioni d'oro caricati da tre stelle d'oro ad otto punte (Costaguti); a sinistra, d'argento al leone rampante rosso coronato d'oro, cappato di rosso alle due torri d'oro incastellate (Henriquez); in cuore, d'oro alle tre fasce verdi (Afàn de Rivera). Lo scudo è timbrato dall'elmo in maestà con a cimiero una torre, retto da tenenti un grifone a destra ed un leone a sinistra ed è ammantato d'ermellino e sormontato dalla corona marchionale chiusa dei marchesi romani di baldacchino. Motti: Evexit ad sidera virtus (Costaguti) e Por la gracia de Dios (AdR). Fregi: catena con croce di Malta e Costantiniana di S.Giorgio. Lo stemma più antico ed importante è quello Afàn de Ribera, che fu assegnato nel 1409 alla famiglia per il tramite di don Per Afàn de Ribera "el viejo", dal re Giovanni II di Castiglia, che concesse anche il privilegio del più antico ed importante dei maggioraschi AdR, ristretto, in deroga al diritto successorio spagnolo, alla sola agnazione maschile. Da don PerAfàn el Viejo derivarono i 5 rami AdR. Fino alla fine del XIV sec., gli stemmi erano personali e potevano cambiare ad arbitrio dei capofamiglia. Dal XV sec., invece, furono assegnati in via permanente alle famiglie e potevano variare ("esser brisati") solo con assenso sovrano. Rimontano ad allora i primi araldi ufficiali di corte nei vari regni.