Italian subtitles for clip: File:Hubblecast 102.webm

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Nessun altro argomento affascina insieme astronomi e il pubblico tanto quanto gli esopianeti.

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Qual'è il loro aspetto? Possiamo respirare lì? Possono ospitare vita?

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La risposta a queste domande richiede la rilevazione e lo studio delle sottili atmosfere di questi oggetti lontani.

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L'atmosfera di un esopianeta può rivelare una moltitudine di informazioni.

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Determinando la composizione e lo spessore di un'atmosfera,

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gli astronomi possono derivare molte altre caratteristiche come la temperatura del pianeta,

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la pressione dell'aria, e se il pianeta è idoneo per la vita o meno.

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Ma studiare le atmosfere degli esopianeti non è un lavoro facile.

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I pianeti non emettono luce propria e sono piccoli se comparati alla stella che li ospita.

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L'unico modo per studiare le atmosfere degli esopianeti è monitorare la luce della loro stella

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quando l'esopianeta passa tra la Terra e la stella - in quello che si chiama transito.

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Durante il transito una piccola frazione di luce della stella passa attraverso l'atmosfera del pianeta

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e interagisce con gli elementi chimici presenti.

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Ogni atomo e molecola presenti nell'atmosfera assorbono la luce a lunghezze d'onda specifiche,

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mentre lasciano passare le altre.

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Osservando la luce di una stella durante un transito

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gli astronomi possono trovare le impronte digitali dell'atmosfera esoplanetaria nello spettro della stella.

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Ogni elemento crea delle linee scure distintive - le linee di assorbimento - nello spettro.

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E sono queste linee ad agire come impronte digitali rivelando di cosa è fatta l'atmosfera.

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Inoltre, più è forte la linea, più sarà abbondante il corrispondente elemento nell'atmosfera.

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Ma anche la linea più forte del più abbondante elemento è incredibilmente debole e difficile da rivelare:

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solo una minima frazione della luce della stella interagisce con l'atmosfera dell'esopianeta.

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Hubble è uno dei pochi telescopi sufficientemente potenti da poter studiare le atmosfere degli esopianeti.

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Inoltre possiede gli strumenti per raccogliere spettri dall'ultravioletto, attraverso l'ottico, fino al vicino infrarosso.

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Questo è cruciale per caratterizzare appieno le atmosfere.

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Nonostante le capacità di Hubble,

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le analisi delle atmosfere esoplanetarie spingono comunque la strumentazione di Hubble ai suoi limiti.

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Il telescopio può rilevare solo le più forti linee di un'atmosfera in un dato spettro.

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Questo è abbastanza per darci un'idea della composizione dell'atmosfera e dell'aspetto del pianeta,

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ma non è per rivelare i dettagli più sottili.

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Mentre Hubble continuerà i suoi studi e aiuterà ad avanzare la nostra comprensione delle atmosfere planetarie,

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gli astronomi necessitano di strumenti più grandi e più sensibili

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in grado di rilevare le più deboli tracce negli spettri atmosferici:

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l'imminente NASA/ESA/CSA James Webb Space Telescope ci darà proprio questo.

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Transcritto da ESO; Tradotto da Nicola Gaspari.